Il mio lavoro nasce da un’osservazione attenta e minuziosa della realtà, uno visione analitica e inquieta che si focalizza su esperienze banali, quotidiane e frammentarie. È uno sguardo che avanza a tentoni, un percorso che si fa per intuizione e che scruta le superfici della realtà più prossima. Questo approccio coglie l’impronta di una presenza che, pur non manifestandosi mai completamente, si rivela nel passaggio, nel transito, nelle tracce lasciate dall’essere umano. In un’atmosfera sospesa, i miei soggetti esplorano lo spazio abitato, invitando lo spettatore a confrontarsi con tematiche universali e profonde. Al centro della mia ricerca c’è il concetto di limen, la soglia: non solo come confine fisico, ma come luogo di tensione, trasformazione e potenziale. Le porte socchiuse, i cancelli aperti su spazi senza orizzonte pongono lo spettatore in un continuo oscillare tra il noto e l’ignoto, tra ciò che è percepibile e ciò che sfugge, celato nelle pieghe del dubbio. In questo spazio ambivalente, ogni osservatore è chiamato a scegliere se proseguire oltre, verso il mistero, o restare ancorato alla sicurezza di ciò che è visibile e comprensibile. La soglia diventa metafora di un confine psicologico e filosofico: un luogo di passaggio, ma anche di incertezze, in cui lo sguardo si ferma, si perde e si lascia avvolgere dal sospeso, dal possibile.
Recentemente, la mia ricerca si è orientata verso la natura morta, con l’intento di restituirle nuova dignità e rilevanza. Attraverso piccole archeologie contemporanee, esploro oggetti che, pur nella loro apparente insignificanza, portano con sé storie quotidiane, tracce di vita vissuta, gesti ripetitivi e consuetudini ormai dimenticate. Questi oggetti diventano epifanie di una quotidianità che, nel suo divenire, custodisce una poesia nascosta, una riflessione sul valore delle piccole cose e sulla nostra stessa esistenza.
Il mio lavoro vuole stimolare lo spettatore a riscoprire e interrogarsi sul valore di ciò che è vicino, sulla presenza dell'invisibile e sul significato di ogni piccolo gesto che, nella sua ripetizione, si trasforma in un atto di profondità e consapevolezza.